Al via i Primi d’Italia, la kermesse gastronomica che dal 26 al 30 settembre trasformerà Foligno nella capitale dei primi piatti.
Tra le novità dell’edizione 2024, che segna il traguardo dei 25 anni di manifestazione, anche la presenza di un’azienda umbra, Tenuta San Pietro a Pettine, che trasformerà la Taverna Morlupo non solo in un’ eccellente cucina dove gustare primi piatti a base di tartufo, ma la farà diventare un vero centro di approfondimento su questo pregiato tubero, svelandone segreti, curiosità e qualità, diffondendo la conoscenza delle tradizioni e delle pratiche legate ad esso.
San Pietro a Pettine è un’azienda che ha portato oltre i confini nazionali il tartufo e l’Umbria e sono ben 48 i ristoranti stellati di tutto il Mondo a cui fornisce non solo il proprio prodotto, ma tutta la propria esperienza e passione. Una sorta di “scuola del tartufo” che in occasione de i Primi d’Italia si trasferirà a Foligno.
“Il tartufo non è solo un prodotto gastronomico di grande pregio, ma rappresenta un patrimonio culturale e una tradizione che vogliamo condividere con tutti”, ha dichiarato Carlo Caporicci – titolare di Tenuta San Pietro a Pettine – La nostra partecipazione a ‘I Primi d’Italia’ ci riempie di entusiasmo, perché è un’occasione unica per condividere consapevolezza sul tartufo e trasferire tutto il nostro sapere in materia, non solo con gli addetti al settore con cui siamo abituati a confrontarci, ma con il grande pubblico”
Una taverna tematica dedicata al tartufo quindi, dove protagonisti non saranno solo i tre primi piatti da poter degustare singolarmente o in tris: “Come fosse panna e tartufo” – cappelletti con ricotta di pecora “Colforcella” e tartufo in doppia consistenza ;“… A nozze con i funghi” – paccheri all’uovo con funghi porcini trifolati e tartufo; “Batti il farro finche è caldo” – strangozzi tradizionali con farina di farro della Valnerina, pomodorini infornati e pesto di tartufo, ma anche gli stessi collaboratori della Tenuta San Pietro a Pettine, che per tutta la durata della manifestazione dispenseranno consigli utili su come poterlo gustare al meglio, oltre a spiegarne segreti e curiosità.
Accanto a loro anche gli storici cavatori della Tenuta con i loro fedeli cani per un’immersione a 360 gradi nei profumi, sapori e tradizioni della trifola.